Oggi sempre più si sente parlare di strumenti online quali Blog, Microblogging, e wiki che, insieme ai Social network costituiscono il boom del web dei nostri giorni Gente che desidera condividere il proprio pensiero liberale su argomenti personali o della vita di tutti i giorni, o aziende che creano un sito web interno per condividere e commentare fatti e situazioni lavorative, o ancora personaggi famosi che mediante un blog fanno sapere ai fans i percorsi dei loro tour ecc.
Ma quando si sta per pubblicare qualcosa sul Web, spesso si omette la differenza che ci possa essere tra questi strumenti, pensando che uno vale l’altro, considerata la similitudine fra loro. L’articolo che vado a pubblicare oggi, invece, spiega che vi è una netta differenza, anche in base alle prerogative dell’utente, tra questi tre strumenti..
Partendo dal microblogging possiamo definirlo, dall’etimologia della parola stessa, un blog con limitazioni rispetto al fratello maggiore. Il microblogging (o micro-blogging o micro blogging) è una forma di pubblicazione costante di piccoli contenuti in Rete, sotto forma di messaggi di testo (normalmente fino a 140 caratteri), che differisce appunto dal normale blog per il fatto che il suo contenuto e tipicamente piccolo e permette ai suoi utenti di aggiornare piccoli contenuti come immagini, video, audio MP3 ma anche segnalibri, citazioni, appunti. Questi contenuti vengono pubblicati in un servizio di Social Network, visibili a tutti o soltanto alle persone della propria community. Il microblogging quindi,è una nuova forma di comunicazione che nasce dall'incontro del blog con gli sms. La differenza è proprio data dal fatto che nel blog i post possono avere una lunghezza indefinita, invece nel microblogging bisogna saper essere stringati, per cui, saper riassumere il proprio messaggio in "micro-contenuti" diventa fondamentale. L'indiscusso protagonista di questo fenomeno è "Twitter", che si è subito imposto all'utenza per la sua facilità d'uso e per l'immediatezza delle informazioni: in 140 caratteri (aggiornabili anche tramite sms) è possibile raccontare una storia, seguire le news delle principali testate online o anche raccontare in poche parole la propria giornata ad amici e "followers".
La chiave del successo del microblogging è la semplicità del servizio e l'apertura delle API. Da qualche anno anche Facebook, il Social network più famoso della storia del Web, ha iniziato a utilizzare il microblogging principalmente per permettere ai propri utenti di rimanere in contatto con i propri amici attraverso "status update", ossia brevi aggiornamenti di testo, limitati ad un numero preciso di caratteri, nei quali comunicare dove ci si trova e cosa si sta facendo in quel preciso momento.
Tutto questo ovviamente differisce dai blog, che nascono principalmente come veri e propri diari online dove si possono raccontare esperienze di ogni sorta, senza limiti di numero di caratteri.
Inoltre nei blog si possono trattare argomenti specifici, atti a soddisfare determinati gruppi di lavoro o di studio, utilizzabili quindi per scopi didattici o professionali.
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